Wednesday, July 27, 2005

Mai avuto carie, in vita mia!

MAI AVUTO CARIE, IN VITA MIA!

di Maria Teresa Magliozzi
(in arte Virgoletta)


Quanto lo invidiavo! Lui li’, bello, con la sua bici da cross, ed io in croce sul lettino del dentista.
Avevo sempre avuto delle brutte storie di denti.
Non che quelli da latte non fossero perfetti, anzi!
I problemi mi erano venuti con quelli definitivi, con l’agenesia di un dentino (= fratellino mai nato) a destra e a sinistra un dente-fiammiferino, arcata superiore troppo larga o troppo stretta, innumerevoli carie nonostante mi lavassi le canoniche 3 volte al giorno i denti.
Uno strazio continuo.
Ero persino diventata un caso clinico studiato dai professoroni della Clinica Odontoiatrica dell’Eastman di Roma, clinica connessa all’Universita’ La Sapienza perche’ sita in viale Regina Margherita…
Ma io lo amavo, il mio luogo di calvario.
Li’ potevo dimostrare di essere un bravo soldatino coraggioso, potevo meritare la bambolina bruna, color ebano, dal vestitino verde a strisce, con le maniche all’americana, che era stato il mio primo premio al coraggio. “Te la comprero’ se ti comporterai bene dal dentista”, aveva detto mamma. Ed io avevo obbedito, come sempre.
Amavo mia madre, nonostante (o forse per) le mille torture cui mi sottoponeva. Studiare l’inglese: mi pagava 50 lire, il prezzo di un agognato pacchetto di figurine, per ogni pagina del vetusto manuale anni ’50 imparata.
Amavo e odiavo Buck, Il richiamo della foresta, perche’ per punizione m’aveva costretto a ricopiarne l’incipit, tutto il primo capitolo, su un quaderno.
E mi pagava, perfino, per poter schiacciare sul mio corpo i punti neri.
Mercimonio.
Ma per amore. La forma piu’ pura di mercimonio. Davo tutta me stessa, per compiacerla.
Ho continuato a farlo per tutta la vita.
Finche’ oggi, per me, un dentista e’ solo un dentista.
E non una prova d’amor perduta.

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