Wednesday, July 27, 2005

La collezione di bambole

LA COLLEZIONE DI BAMBOLE

di Maria Teresa Magliozzi
(in arte Virgoletta)

Al mio analista

Mia nonna, nonna Nina, aveva una collezione di bambole. Le teneva tutte in una vetrinetta: una per ogni paese visitato, dono di parenti ed amici.
Mi chiedevo a cosa servisse una bambola, se non ci si puo’ giocare.
Nonna Iolanda, detta Pierina perche’ nata il giorno di S. Pietro, aveva Miss Rossella. Proprio lei, Scarlett O’ Hara, con l’abito della festa delle 12 Querce, tutto bianco coi volants di pizzo e la cinta di velluto verde con gli strass a formare una fibbia quadrata.
L’ho fatta volare dalla finestra.
Quando ho capito che simboleggiava la donna bambina, quella che tratta gli uomini come i propri giochi e fa ammattire il povero Clark Gable - Rhett Butler, colpevole solo d’amarla (troppo?).
La mia mamma aveva me, la sua bambina- bambolina. Da ninnare, vestire e con cui giocare a far la mamma, dandole tutto cio’ che lei (tempo, attenzione, coccole, liberta’ di giocare) aveva solo sognato.
Sono stata la sua bambola per anni.
Vestendomi a suo gusto, anche quando ero da sola. Sentendomi una marionetta manovrata da altri.
Che un bel giorno, come Pinocchio, taglia i fili. Di se’ stessa e altrui.

1 Comments:

Blogger Unknown said...

Il racconto esprime il tentativo di una bambina, l'eterna bambina che è in noi, di diventare adulta, libera e padrona di se stessa e delle sue azioni. Questo avviene attraverso un processo di differenziazione- separazione e individualizzazione.

11:06 AM  

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